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Nella redazione del più seguito giornale di Latina, a tormentare il direttore Vittorio Mezzanotte non è tanto la caduta del ventennale governo di Centro-Destra o il "nuovismo" della nuova amministrazione civica, né l'intitolazione dei "Giardinetti" ai magistrati-eroi Falcone e Borsellino o il fallimento della Latina Ambiente, bensì una serie di confidenziali e attendibili avvistamenti del fantasma del Duce. Come se non bastasse arriva l'appello a risolvere la misteriosa scomparsa di Quinto Milani, avvenuta all'indomani dal suo ritorno dalla guerra. E poi la petizione per un referendum che ripristini il nome di Littoria. Con l'aiuto dell'anziano psicologo Reggiani e di Giorgio, collega e amico, Vittorio si trova ad affrontare - quasi Dante o Virgilio - un percorso di conoscenza storica e di esperienze che travalicano il reale, e che lo porterà a superare la superficiale apparenza dei fatti e della storia come gli è sempre stata raccontata. Il libro trasporta il lettore in un viaggio ricco di suggestioni e riflessioni sull'odierna città "prediletta" dal Duce, scardinando luoghi comuni sulla città "prediletta" dal Duce, aprendo un attualissimo dibattito sul suo futuro